Esclusiva: Un gatto a Parigi

Pubblicato in data giovedì 18 dicembre 2014

Babbo Natale, si sa, sceglie di distribuire i suoi doni ai più buoni; era già chiaro, dunque, che queste festività avrebbero portato al Pixel un regalo straordinario: parliamo dell'esclusiva regionale di Un gatto a Parigi di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol, candidata all'Oscar® come Miglior Film d'Animazione, in programmazione dal 18 Dicembre.


Une vie de chat (titolo originale) è una pellicola raffinata nella quale la tecnica del disegno animato si esplica in tutta la sua potenza espressiva: nei tratti alternativamente spigolosi dei personaggi che richiamano Modigliani o il Picasso meno noto, nei giochi di luce e buio che suggeriscono punti di vista, nelle scelte di una prospettiva capace di sdoppiarsi spesso avvicendando interni ed esterni, alto e basso, verticale e orizzontale, quasi a voler seguire pedissequamente i movimenti imprevedibili del gatto Dino impegnato, anche lui, in una doppia vita: di giorno vive con la piccola Zoé, figlia unica di Jeanne, capitano di polizia; di notte invece sale sui tetti con Nico, un abile ladro di buon cuore.


E Parigi, in tutto questo, è scenario perfetto nella quale si muovono sinuosamente e "felinamente" i personaggi di questo "thriller" dalla trama non scontata: Zoé ha smesso di parlare da quando suo padre, poliziotto che è stato ucciso dal noto criminale Victor Costa; Jeanne non ha molto tempo per Zoé perché impegnata ad organizzare la sorveglianza del Colosso di Nairobi, prezioso manufatto preso di mira proprio da Costa. Dino, di ritorno dai suoi giri notturni in compagnia di Nico, porta spesso dei doni a Zoé che, incuriosita, deciderà di seguire di nascosto il suo gatto, cacciandosi in un brutto guaio.


Della Ville Lumière c'è tutto: i profumi, i monumenti principali con Notre Dame che diverrà teatro della conclusione del "brutto affare" (con Zoé che incapperà nella gang di Victor Costa), ma soprattutto la sua visione dai tetti. Un mix di elementi, questo, che richiama inaspettatamente un film, anch'esso transalpino, ambientato sui tetti di Parigi, e che vede protagonista un altro ladro (travestito da Babbo Natale) e un altro bimbo da poco orfano di padre: parliamo di Un amico molto speciale, un successo di pubblico fino a pochi giorni fa in programmazione al Pixel.


Un gatto a Parigi è un piccolo capolavoro, una poesia in immagini declamata su un sottofondo musicale misterioso e veloce, pieno di suspense e tensione ma allegro e leggero allo stesso tempo, che osa proporre ai bambini il jazz di Billie Holiday e della sua "I Wished on the Moon". Ma sarà poi proprio vero che questa scelta sonora sia un azzardo musicale destinato ai più giovani e non una citazione per i più grandi? Da tempo ormai (i più attenti ricorderanno esperimenti come La bottega dei suicidi o L'illusionista o i più frequenti ma altrettanto ricercati anime di Miyazaki), il Pixel ci ha abituato a pellicole che, dietro la bidimensionalità del disegno, provocano anche gli adulti, lasciando spazio a letture e riflessioni stratificate.


Elegante, sofisticato, avvincente, questo film animato è una decorazione unica del Natale 2015 in casa Pixel, un privilegio regionale per concedersi – come solo pochi possono e sanno fare – un tocco di raffinatezza che può benissimo abbinarsi al panettone (cine-) cui siamo tradizionalmente comunque affezionati.

 

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