Manhattan
Regia: Woody Allen
Genere: commedia
Durata: 1h e 37'
Sinfonia postmoderna d'una grande città, ricamo amoroso di citazioni affidate ad un bianco e nero di bellezza vertiginosa, mentre New York s'allunga nel panoramico: per paradosso, solo uno schermo grandissimo rende piena giustizia a questa storia di fragili amori consumati tra ristoranti alla moda, diner confidenziali, appartamenti in penombra, sale di museo o di planetarium, ma pronta ad aprirsi sulle meraviglie dello skyline, di Central Park durante un temporale estivo, di una 5th Avenue filmata a passo di corsa e in un crescendo della "Rapsodia in blu" che sfuma infine sulle note malinconiche di "But not for Me". Sono trenta-quarantenni, sono intellettuali, si innamorano e si disamorano, vivono trasportati dalla musica di Gershwin e trafitti dall'ironia amarognola delle battute di Woody Allen/Ike Davis, coscienza tragicomica d'un mondo: «Tutta questa gente di Manhattan che parla, si agita e si crea problemi inesistenti per non pensare ai veri problemi universali». Film chiave nella filmografia di Allen, film di approfondimento e maturazione, trattato con dispetto da chi avrebbe voluto vedere in Allen un lunatic fool a vita, Manhattan è film dal fascino visivo struggente, e ha restituito come pochi la nevrotica dolcezza del vivere in un certo luogo del mondo occidentale, in una certa stagione (la fine dei Settanta) che ci appare ormai lontana. Nuova versione digitale realizzata a partire dal negativo camera originale
Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano