«Ho aspettato anni per riportarlo sugli schermi, perché è il luogo al quale appartiene. Ho sempre pensato che il centenario dell'affondamento sarebbe stata l'occasione giusta».
Dopo l’eccezionale successo di Avatar, James Cameron e la 20th Century Fox riportano al cinema Titanic, uno dei film più premiati della storia con, tra gli altri, ben 11 Premi Oscar®. La pellicola segue la storia di Jack (Leonardo Di Caprio) e Rose (Kate Winslet), due giovani di diversa estrazione sociale che incrociano i propri destini durante il tragico viaggio inaugurale del transatlantico più famoso della storia.
A pochi giorni dal centenario della tragedia che sconvolse il mondo, Titanic tornerà infatti in sala il 6 aprile 2012 e per molti sarà l'occasione per vedere il kolossal di James Cameron per la prima volta sul grande schermo. Ma anche per chi lo vide già nel 1998 (magari più volte), e poi in cassetta e dvd, questa sarà una esperienza inedita: il film verrà infatti riproposto rimasterizzato in digitale 3D.
Ora che la sua ossessione per le avventure estreme lo ha appena portato a sondare in prima persona le acque pericolose della Fossa delle Marianne, prima di dedicarsi agli abissi del pianeta Pandora annunciati protagonisti del sequel di Avatar previsto per il 2016, c'è da chiedersi perché Cameron abbia fortemente voluto rieditare Titanic in versione 3D.
Una scelta suggerita dal desiderio di far cassa servendosi di un'opera di culto, verrebbe da dire. Ma per capire come i motivi economici, sicuramente presenti, viaggino di pari passo con quelli estetici sono sufficienti poche sequenze utili a catturare appieno la differenza tra altre recenti riedizioni e la raffinata operazione di Cameron.
Il film sembra girato ieri, l'immagine è pulita, nitida, semplicemente perfetta, e anche sul fronte degli effetti visivi non sembrano passati affatto quindici anni. Qui il 3D – la cui percezione è, come noto, una esperienza molto soggettiva, quindi sbilanciarsi non è cosa semplice – non vuole stupire con mirabolanti fughe in astronave od oggetti scaraventati in faccia a chi guarda, ma portare lo spettatore letteralmente dentro l'azione. La profondità di campo è il motore della nuova versione, la sua essenza. Una profondità che regala spessore e forza alla fatica degli uomini nella sala macchine del transatlantico, magia speciale alle romantiche scene notturne, spettacolarità nuova ai momenti dell'affondamento.
Cameron ha raccontato di aver ipotizzato il 3D mentre girava pur sapendo che Titanic non sarebbe uscito in quel formato, facendo quindi muovere gli attori e costruire la scenografia avendo in mente la versione che tutto il mondo vedrà in contemporanea dal 6 aprile. Ed è probabilmente questa attitudine a pensare oltre, a sperimentare, a vedere in anticipo sui tempi a fare di lui uno dei pochi registi veramente visionari. Una qualità che Cameron ha sempre messo al servizio degli spettatori di cui conosce perfettamente l'incredibile bisogno di fantastico. E il pubblico lo ringrazia correndo in massa a vedere i suoi film.
PIXEL accetta la sfida e dal 6 aprile dedica una sala ad uno dei film più amati e acclamati di sempre. Proprio come quattordici anni fa, quando ancora eravamo il "Cinema Moderno". Tanti spettatori dell'epoca forse adesso avranno voglia di reimbarcarsi sulla "nave dei sogni", magari con i loro bambini, magari sperando fino all'ultimo, irrazionalmente ma con passione, in un happy end.
Fonti: Cinematografo.it, Badtaste.it