La donna che visse due volte

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Regia: Alfred Hitchcock Genere: thriller Durata: 2h e 9'

«Nell'odissea dello spazio e del tempo, miseri amanti, immersi nella spirale di una città, San Francisco, vivono nel desiderio sempre umiliato di un paradiso terrestre impossibile» (Maurizio Del Ministro). Capolavoro tra i capolavori hitchockiani degli anni Cinquanta, di tutti il più esistenziale: sotto la vernice del Technicolor serpeggia il senso del disagio, dell'umana inadeguatezza, della ragione inservibile, delle passioni inutili, d'una tristezza che Truffaut arrivò a chiamare necrofilia. «Perché ci si insinua un sospetto: forse il solo amore eterno di cui siamo capaci è quello per chi non ci appartiene più. L'amore che non muore è l'amore per un fantasma» (Gianni Amelio). Il cinema, ovvero rendere tangibili le regole dell'attrazione: per il vuoto, per la schiena di Kim Novak bordata di seta verde.

Proiezione in lingua originale con sottotitoli italiani

 

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